L’omessa dichiarazione nei confronti dell’amministratore delegato,è causa di esclusione dalla procedura
se è consentito che la dichiarazione in ordine all’insussistenza delle cause di esclusione di cui al citato art. 38 sia resa e sottoscritta da un unico legale rappresentante dell’impresa concorrente con riferimento espresso anche agli altri soggetti nei cui confronti il requisito va comprovato, tuttavia in tale ipotesi perché la dichiarazione sia valida occorre che dalla stessa sia ricavabile l’indicazione analitica e nominativa dei predetti soggetti
ciò serve a consentire alla stazione appaltante di compiere le necessarie verifiche, e pertanto la mancata indicazione dei nominativi dei soggetti diversi dal dichiarante riguardo ai quali si attesta l’insussistenza di cause ostative sul piano della moralità implica anche la mancanza dell’assunzione di responsabilità per il caso di non veridicità della dichiarazione che rappresenta il proprium del meccanismo dell’autocertificazione (cfr. Cons. Stato, sez. V, 23 giugno 2010, nr. 3972; id., 20 ottobre 2010, nr. 7578).
Di recente, la Sezione ha affermato analogo principio con riferimento alla dichiarazione relativa agli amministratori cessati dalla carica nel triennio antecedente (cfr. Cons. Stato, sez. IV, 27 giugno 2011, nr. 3862), con rilievi però a fortiori estensibili anche a quella concernente gli amministratori in carica, i cui nominativi sono di certo ancor più agevolmente conoscibili dal dichiarante
Pertanto, non può essere considerata idonea la dichiarazione autocertificativa resa dalla originaria ricorrente principale, nella quale la dichiarante, signora Maria Cristina Controinteressata, attestava l’insussistenza di cause ostative “nei confronti della Controinteressata S.p.a. e del suo legale rappresentante” (cfr. documento nr. 19 delle produzioni di parte appellante): in tal modo, comunque si voglia intendere l’inciso, è evidente che risulta omessa l’indicazione nominativa dell’altro amministratore delegato, signor Marco T_ Controinteressata, come puntualmente dedotto dall’odierna appellante.
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