giovedì 28 febbraio 2013

Il subentro contrattuale non è automatico ma subordinato a verifica requisiti

L' appello è fondato nella parte in cui contesta la sentenza appellata sul punto della declaratoria dell’inefficacia del contratto con decorrenza dal novantesimo giorno dalla comunicazione della decisione e condanna il Comune di Bologna al risarcimento del danno in forma specifica e/o per equivalente ossia, in buona sostanza, nella parte in cui dispone l’immediato subentro dell’appellata nella gestione del servizio.

Osserva infatti il Collegio che se in base alle considerazioni svolte al punto 3 che precede l’aggiudicazione in favore dell’appellante è stata definitivamente annullata, la nuova aggiudicazione in favore dell’appellata presuppone l’esaurimento del necessario procedimento di verifica del possesso dei requisiti e della sostenibilità dell’offerta (ove ricorrano i presupposti per procedere a tale ultimo accertamento).

Il diritto dell’appellata all’aggiudicazione ed alla stipula del contratto seguirà quindi al positivo superamento di tale fase procedimentale, fermo restando che costituirà elusione del giudicato ogni tentativo di ritardare ingiustificatamente la sua conclusione, e che il Comune dovrà provvedere all’assegnazione provvisoria del servizio durante la pendenza del suddetto procedimento di verifica

a cura di Sonia Lazzini

decisione  numero 809 del 12 febbraio  2013 pronunciata dal Consiglio di Stato

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