va ribadito che negli appalti pubblici è necessario valutare i motivi di ricorso tenendo presente da un lato il principio del favor partecipationis, elaborato dalla giurisprudenza europea e italiana, secondo cui è necessario che alle gare partecipino il maggior numero di ditte idonee,
per cui in caso di dubbio le clausole del disciplinare e del bando vanno interpretate nel senso di consentire la maggior partecipazione possibile alla gara medesima,
e d'altro lato il principio della par condicio, secondo il quale le regole di gara e in particolare quelle dettate a pena di esclusione vanno rispettate anche nel dettaglio proprio per non discriminare tra le varie ditte partecipanti alla gara.
Il conflitto tra i due principi sopra enunciati va contemperato e armonizzato ovviamente tenendo conto del caso concreto.
Altrettanto doveroso è il richiamo all’altro principio, ormai consolidato, secondo cui è precluso al giudice di legittimità il sindacato di scelte discrezionali e di merito dell’amministrazione, ove non trasbordino in palesi illogicità e incongruenze
a cura di Sonia Lazzini
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